“In-attesa”: la costante situazione dei popoli migratori in una mostra a Milano

9 Febbraio 2021 – Milano – Si inaugura oggi una singolare esposizione dedicata alle migrazioni attraverso nove differenti punti di vista quanti sono gli artisti che hanno aderito. “In-attesa”, questo il titolo della rassegna che si tiene presso la Prometeo Gallery di Milano visitabile fino al 19 marzo 2021, vuole, ad un anno dallo scoppio della pandemia da virus, ‘rileggere’ il racconto delle migrazioni dei popoli, diaspore costanti e forzate a cui l’emergenza sanitaria si è andata a sommare con effetti devastanti.

La pandemia, proprio per il suo forte impatto mondiale ha di conseguenza offuscato mediaticamente il problema migratorio. “In-Attesa” si prefigge anche questo scopo di continuare a riflettere sui motivi che spingono le persone a migrare e, a volte se non spesso, del loro tragico epilogo. La lettura delle cause che inducono le persone alla scelta di mettersi in viaggio è affidata a video, disegni, installazioni che mettono in risalto le guerre da cui scappano molti migranti, la povertà dei luoghi e la scarsità delle risorse determinata non solo da siccità e morfologia del terreno ma da comportamenti di popoli predatori, nonché da scelte di politiche comunitarie nefande. Il titolo “In-attesa” sottolinea e pone alla lettura dello stato in cui le persone che transitano da un Paese all’altro si trovano costantemente per espletare qualsiasi funzione quotidiana. Gli artisti che hanno aderito sono: Maria José Arjona, Filippo Berta, Regina José Galindo, Edson Luli, Maria Evelia Marmolejo, Ruben Montini, Santiago Sierra, Giuseppe Stampone e Mary Zygouri.  (Nicoletta Di Benedetto)

 

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