5 Febbraio 2021 – Forlì – Continua l’emergenza umanitaria dei migranti ospitati nei numerosi campi profughi dei paesi della Rotta Balcanica occidentale, resa ancor più pressante e grave dal vasto incendio del 23 dicembre 2020 dell’ormai ex campo di Lipa, nel nord-ovest della Bosnia-Erzegovina, a pochi chilometri dal confine con la Croazia. Per il peggioramento delle condizioni meteorologiche, proprie dell’inverno e della posizione in montagna del sito, si stima che un migliaio di migranti, per lo più afghani, siriani ed iracheni in fuga da conflitti bellici pluridecennali, sono allo sbando in mezzo ai monti alla ricerca di rifugi improvvisati od ospitati in tende di fortuna montate nello stesso luogo dall’esercito bosniaco fra le proteste della popolazione locale. Le condizioni igieniche sono disastrose, mancano elettricità, acqua corrente, servizi igienici con relative fogne, cibo, legna per riscaldarsi, indumenti e scarpe per le persone fra cui anche bambini, il tutto in mezzo al fango e gelo del terreno su cui sorge il campo. A questa catastrofe umanitaria (peraltro altri campi profughi sulla stessa rotta, distribuiti in diversi Paesi, soprattutto in Grecia, si trovano pressoché nelle stesse condizioni) si aggiungono i respingimenti violenti e le riammissioni a catena attuati dai militari di frontiera di Croazia e Slovenia, impegnati a far rispettare i confini della “civile” Europa, ancora incapace di costruire un sistema condiviso di accoglienza, tutela della vita e dei diritti delle persone in transito e dei richiedenti asilo. Prendendo a cuore il monito di Papa Francesco “nessuno può rimanere indifferente alle tragedie umane che continuano a consumarsi in diverse regioni del mondo”, gli uffici Migrantes, Caritas, Missioni e Pastorale Sociale della Chiesa della Diocesi di Forlì-Bertinoro hanno organizzato un focus di conoscenza e approfondimento del fenomeno che sta avvenendo, non solo da adesso ma già da più anni, sulla Rotta Balcanica, la prima per numero di migranti che arrivano in Europa. E’ doveroso interrogarsi su quanto sta accadendo riguardo a tale drammatica crisi umanitaria, peraltro a noi vicina, e sulle persistenti debolezze e mancanze dell’Unione Europea nelle politiche migratorie, nonché capire quali azioni di solidarietà concreta siano possibili nelle situazione attuale e quali aiuti economici e/o materiali sia possibile inviare attraverso le Associazioni che già operano nei campi migranti della Bosnia, in primis a Lipa (Caritas Italiana, Croce Rossa e IPSIA-ACLI). Per questi intendimenti oggi 5 febbraio alle ore 18,30 Walter Neri, direttore Migrantes, dialogherà con Maria Cristina Molfetta della Fondazione Migrantes e con Silvia Maraone di IPSIA-ACLI, esperta di Balcani e coordinatrice di progetti in Bosnia-Erzegovina. (Walter Neri, responsabile Servizio diocesano Migrantes Forlì-Bertinoro)