Fondazioni bancarie attive per l’inclusione a favore dei migranti

22 Gennaio 2021 – Modena – Quattro esperienze di inclusione lavorativa e sociale a favore dei migranti, sostenute da quattro fondazioni bancarie che hanno permesso di dare gambe a progetti costruiti nel segno dell’integrazione. Una collaborazione tra mondo finanziario e società civile nel segno della sussidiarietà. Se ne è parlato in un confronto che ha messo in evidenza il dinamismo costruttivo presente nel nostro Paese (all’interno di uno dei webinar proposti dal festival della Migrazione,ndr).

A Modena c’è WelcHome, progetto di accoglienza di minori stranieri per favorire l’apprendimento della lingua, le competenze professionali e la sistemazione abitativa sostenuto da Fondazione di Modena e promosso dall’amministrazione comunale e dall’associazionismo locale. A Bologna School 4 Job, progetto a cura della Cooperativa sociale Arca di Noè e realizzato con il sostengo della Fondazione Carisbo, favorisce lo scambio di competenze utili alla ricerca del lavoro tra giovani richiedenti asilo e studenti italiani. A Parma l’azienda di logistica Number1 ha sviluppato Next, che si propone come soluzione per allineare la richiesta di personale da parte di un’impresa con la ricerca di lavoro da parte di migranti e rifugiati, il tutto in collaborazione con Caritas e Ciac Onlus e il sostegno della Fondazione Cariparma. Infine, a Palermo, il Centro Italiano Aiuti all’Infanzia con l’aiuto economico della Fondazione Cariplo ha realizzato Ragazzi Harraga, che propone esperienze di inclusione sociale per minori migranti non accompagnati.

«Questa ricchezza di iniziative è resa possibile dalla capacità di ascolto delle esigenze del territorio da parte delle fondazioni bancarie – ha sottolineato il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, moderatore dell’incontro -. E testimonia quanto esse possano essere custodi di un umanesimo ancora vivo e vitale nel nostro Paese». Il presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli, ha messo in evidenza che «il sostegno alle best practices è l’attuazione della nostra missione solidaristica e dell’attenzione ai diritti fondamentali delle persone», mentre il pericolo di una frammentazione è stato evidenziato dal presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti: «Le fragilità e la perdita di coesione sociale sono aspetti che preoccupano chiunque ha a cuore il bene comune, e le fondazioni possono contribuire ad azioni di ricomposizione delle comunità nel segno della solidarietà, promuovendo ciò che aiuta a costruire legami». E proprio la tessitura di legami è uno degli obiettivi del Festival delle migrazioni di Modena che, come ha ricordato il portavoce Edoardo Patriarca, da anni propone all’attenzione dell’opinione pubblica esperienze che contribuiscano a una narrazione realistica e non strumentale di un fenomeno che appartiene ormai alla normalità della nostra epoca. (Giorgio Paolucci – Avvenire)

Temi: