Vangelo Migrante: 1 gennaio Festa di Maria SS. Madre di Dio

31 Dicembre 2020 – Il desiderio di vedere il volto di Dio, abita nel più profondo del cuore dell’uomo e lo forma. In questo primo giorno dell’anno la liturgia non manca di rinsaldare questa speranza attraverso la benedizione sacerdotale di cui alla prima lettura: “Il Signore faccia splendere per te il Suo volto e ti conceda pace”.

Questo volto a lungo cercato, e non raramente smarrito, soprattutto in questo tempo, lo contempliamo come i pastori, in quel bambino ‘nato da donna’ e adagiato in una mangiatoia.

Oggi, quella nascita viene celebrata solennemente nella Maternità di Maria. Prima ancora di essere madre attraverso un parto, Maria è Madre attraverso l’accoglienza che genera quella vita donata da Dio al mondo.

È questo il senso profondo della Solennità odierna: come per Maria, anche per noi accogliere non vuol dire essere ‘terminali’ di un’azione, ma generatori di quella vita, donata da Dio e accolta in noi. In Gesù Maria genera la Salvezza.

È quello il dono più grande per riprendere il cammino di una umanità che cerca ‘pace’. In questo giorno si celebra anche la 54° Giornata Mondiale della Pace. Dopo l’enciclica Fratelli tutti, papa Francesco ci ha donato un messaggio specifico: ‘La cultura della cura come percorso di pace’. In esso incoraggia tutti a diventare profeti e testimoni della cultura della cura per colmare tante disuguaglianze. E, perentorio, afferma che ciò ‘sarà possibile soltanto con un forte e diffuso protagonismo delle donne, nella famiglia e in ogni ambito sociale, politico e istituzionale’.

Le donne: portatrici di vita, fin dal suo sorgere; in esse, per costituzione, accogliere è generare!

p. Gaetano Saracino

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