GMMR: mons. Satriano, “in una rinnovata e profonda visione della vita ritroveremo uno sguardo umano e attento

26 Settembre 2020 – Rossano – Domenica 27 settembre la Chiesa celebra la 106a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Il titolo scelto da Papa Francesco è “Come Gesù Cristo, costretti a fuggire. Accogliere, proteggere, promuovere e integrare gli sfollati interni”. Il messaggio del Pontefice si concentra sulla pastorale degli sfollati interni, entro i confini del proprio Paese, che oggi nel mondo sono oltre 50 milioni. Sono fra le persone più vulnerabili al mondo, hanno abbandonato la propria casa per ragioni simili a quelle dei rifugiati, ma restano sotto la protezione del loro governo, anche quando proprio quel governo è la causa delle situazioni che li hanno costretti alla fuga. “L’aspetto più grave è che la maggior parte degli sfollati interni non riceve protezione internazionale”, scdive in una nota la diocesi di Rossano-Cariati.

“Chiediamoci perché tutta queste persone – sottolinea  Giovanni Fortino, direttore della Migrantes di Rossano-Cariati – si mette in cammino per migliaia di chilometri, senza sostegni, umiliati, maltrattati, ridotti in schiavitù e di questo sono vittime anche i bambini e le donne addirittura violentate. Siamo ancora nel numero di quanti credono di avere il diritto di proibire loro un futuro decente? Possiamo continuare a non fare nulla per loro? Il desiderio di una vita migliore è diritto di ogni persona”. L’arcivescovo, mons. Giuseppe Satriano, dal canto suo sottolinea che è “solo in una rinnovata e profonda visione della vita, capace di non lasciarci scivolare sulla superficie delle cose, che ritroveremo uno sguardo umano e attento, capace di rilanciare legami e relazioni che
sappiano ridare il gusto di essere parte della comunità degli uomini”.

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