20 Agosto 2020 – Parabole e domande: Gesù, ha scelto queste due forme particolari di linguaggio perché sono generative e coinvolgenti. In questa domenica con le domande “la gente chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?” e “ma voi chi dite che io sia?” sembra voler muovere i suoi discepoli a guardare avanti: le risposte appagano e fanno stare fermi, le domande invitano a cercare e a camminare!
Dinanzi al Suo operato si era creata non poca confusione: lo circondavano ammirazione e sconcerto: “nessuno può fare i segni che fai tu…; un grande profeta è sorto tra noi…; insegnava loro come uno che ha autorità…”; ma anche “è posseduto da uno spirito immondo; è fuori di sé; questo linguaggio è duro: chi può intenderlo?”
Comunque un modo di fare fuori dagli schemi entro i quali si era cristallizzata l’immagine del Messia atteso da Israele.
E siccome non si crede per sentito dire, Gesù va dritto al punto: ‘ma chi sono io per voi, per te?’ Un assedio che vuole espugnare il cuore dei discepoli, e il nostro, affinché possa esprimere dal profondo una consapevolezza di una intima e personale relazione con Lui. Non ha bisogno della risposta di Pietro per avere informazioni o conferme ma per sapere se Pietro gli ha aperto il cuore; a Lui interessa quella relazione.
E la trova; non tanto nella risposta ma in ciò che di Lui arde nelle parole di Pietro: non sono parole secondo la carne ma di una sapienza che proviene dal Padre.
In quel momento avviene una rivoluzione: Gesù destituisce il potere costituito dal sommo sacerdote in carica, Caifa (pietra), e pone il nuovo Cefa (Pietro) a capo della nuova casa, quella a cui Egli stesso, Gesù, si offre come pietra, roccia, su cui edificare, costruire il nuovo popolo di Dio. E gli promette la consegna sulle spalle delle chiavi del palazzo (cfr. prima lettura), il regno dei cieli, perché possa orientare il reale e la storia verso il Regno di Dio: assieme alla comprensione del mistero offrire la compassione della misericordia.
Quelle chiavi (sulle spalle) sono il mistero della croce: Caifa metterà in croce Cristo, Pietro porterà la croce di Cristo.
E con quelle chiavi la Chiesa cammina!
p. Gaetano Saracino