Il ruolo della Sicilia nell’accoglienza dei Msna

1 Luglio 2020 – Palermo – Pur a fronte di una sensibile diminuzione delle presenze rispetto all’anno precedente, nel 2019 la Sicilia si è confermata la regione più coinvolta nell’accoglienza dei MSNA (Minori stranieri non accompagnati), con 1.164 minori presenti, a fronte dei 6.054 minori soli registrati in Italia al 31 dicembre 2019 (il 19% del totale). Dai dati della Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione si evince che, nella classifica dell’accoglienza, l’Isola è seguita da Lombardia (13%) e da Friuli Venezia Giulia (11%).

La Sicilia è anche la prima regione in fatto di strutture destinate all’accoglienza dei minori, con 225 centri attivi, pari al 21% delle strutture censite nel SIM (il Sistema informativo nazionale dei Msna, istituito presso il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali) presenti in tutto il territorio nazionale.

Si tratta, in prevalenza, di ragazzi di sesso maschile e di età compresa tra i 16 e i 17 anni, i quali rappresentano oltre i 2/3 dei Msna accolti. In Sicilia hanno trovato riparo in prevalenza i minori provenienti dal Bangladesh e da alcuni paesi africani, come Costa d’Avorio, Guinea, Eritrea, Mali, Gambia, Senegal, Nigeria, Somalia e Tunisia.

Come sono arrivati in Sicilia? Per evidenti ragioni geografiche, il canale di arrivo rimane quello via mare. Un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale, dove la quota di minori arrivati in seguito a “eventi di sbarco” è minoritaria, con appena il 24% del totale dei giovani rintracciati sul suolo nazionale. Il territorio siciliano, invece, è stato il primo approdo in Italia per l’87% dei minori arrivati solcando il mare. Puglia e Calabria seguono distanziate, rispettivamente con il 6% e il 5% dei Msna arrivati con un’imbarcazione. È elevato tra gli arrivi il numero di ragazzi in possesso della cittadinanza tunisina. Ragazzi, questi, che spesso hanno fatto perdere le proprie tracce dopo essere stati inseriti nel sistema di accoglienza, magari per proseguire il loro viaggio in altri paesi europei, vera meta del loro progetto migratorio.

Colpisce, nel quadro statistico del 2019, il dato relativo alla richiesta e al rilascio di pareri per la conversione del permesso di soggiorno al compimento della maggiore età. Nonostante la Sicilia sia, come detto, la regione con il maggiore numero di Msna transitati dal proprio territorio e accolti nelle proprie strutture, il numero dei pareri emessi ai sensi dell’art. 32, comma 1-bis, del D. Lgs. n. 286/1998 è alquanto esiguo, specie se paragonati ad altre regioni del Centro-Nord. In questa graduatoria l’Isola occupa così l’undicesimo posto tra le regioni italiane, con appena 41 pareri emessi, pari al 2% del totale registrato.

Il dato conferma che la Sicilia è terra di approdo e di transito, ma raramente regione nella quale mettere radici. Forse perché la regione offre ancora scarse opportunità di integrazione, lasciando poco spazio a progetti per un insediamento duraturo. Sarà per questo, forse, che la Sicilia è la anche regione con la più alta incidenza di allontanamenti di Msna: ben il 37% delle segnalazioni (2.676) fatte dalle autorità competenti alla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali.

 

Luca Insalaco

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