Ue: “migranti, sfollati e apolidi ancora più a rischio per la pandemia”

20 Giugno 2020 –

Bruxelles – “La lotta è ancora più dura per i rifugiati, gli sfollati interni, i migranti e gli apolidi: con un accesso limitato o senza accesso alle cure mediche e ai meccanismi di protezione, queste persone sono più vulnerabili agli effetti della pandemia globale”. Lo hanno scritto in una dichiarazione congiunta Commissione europea e Alto rappresentante Ue, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che si celebra oggi, per richiamare l’attenzione su questa realtà che nel mondo coinvolge una persona su 97: 80 milioni sono gli sfollati a causa di conflitti e persecuzioni. “Il coronavirus non discrimina tra le persone e non conosce confini” si legge nel testo ma “è essenziale” che anche durante la pandemia, “i bisognosi possano continuare ad accedere alle procedure di protezione internazionale e trovare rifugio, anche attraverso il reinsediamento” e che “i Paesi più esposti, compresi quelli che ospitano migliaia di rifugiati, siano aiutati ad affrontare le difficoltà che incontrano”. “L’integrazione è una priorità per questa Commissione”, si legge ancora, come testimoniano le “misure per garantire che le persone appena arrivate abbiano accesso a servizi essenziali quali istruzione, assistenza sociale, assistenza sanitaria e alloggio”.

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