Acli: “Commissione parlamentare italiani all’estero deve rispondere a nuove esigenze”

17 Giugno 2020 –

Roma – “Oggi cambiano i contesti economici e sociali e cambiano anche i bisogni dei nostri expat che non cercano solo un luogo dove poter realizzare i propri diritti sociali, ma dei veri e propri luoghi di integrazione dove trovare risposta rispetto al tema della casa e del lavoro – ha dichiarato il Presidente nazionale delle Acli e della Federazione Acli Internazionali, Roberto Rossini, commentando l’audizione delle Acli presso la Commissione Esteri sull’istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all’estero – ed è a questi nuovi  bisogni che il nostro sistema paese, insieme alle reti associative e di servizio, deve trovare delle risposte”.
“Il dibattito sulla commissione è anche un’ottima occasione per riflettere sui sistemi di rappresentanza degli italiani all’estero. – ha dichiarato durante l’audizione il Vicepresidente Federazione Acli Internazionali, Matteo Bracciali – Comites, CGIE e rappresentanza parlamentare devono integrarsi, ognuno per le proprie competenze, in modo da garantire risorse e risposte efficaci e tempestive alle nostre comunità all’estero perché è da questo fattore e dagli investimenti nell’informazione che rafforza la partecipazione alla vita sociale e politica degli expat. Il taglio dei parlamentari all’estero proposto nella riforma costituzionale – ha concluso Bracciali –  va nella direzione opposta rispetto a questo assunto e la riteniamo una scelta profondamente sbagliata ed ingiusta”.

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