Papa Francesco prega per coloro che soffrono a causa di una sentenza ingiusta

7 Aprile 2020 – Città del Vaticano – Papa Francesco prega per coloro che soffrono a causa di una sentenza ingiusta.

“In questi giorni di Quaresima abbiamo visto la persecuzione che ha subito Gesù e come i dottori della Legge si sono accaniti contro di lui: è stato giudicato sotto accanimento, con accanimento, essendo innocente. Io vorrei pregare oggi per tutte le persone che soffrono una sentenza ingiusta per l’accanimento”, ha detto introducendo la celebrazione a Casa Santa Marta.

Commentando poi le letture del giorno ha detto che il popolo di Dio è stato “eletto prima della nascita: anche ognuno di noi. Nessuno di noi è caduto nel mondo per casualità, per caso. Ognuno ha un destino, ha un destino libero, il destino dell’elezione di Dio. Io nasco con il destino di essere figlio di Dio, di essere servo di Dio, con il compito di servire, di costruire, di edificare. E questo, dal seno materno”. Il papa ha quindi evidenziato che “servire è darsi, darsi agli altri. Servire è non pretendere per ognuno di noi qualche beneficio che non sia il servire. È la gloria, servire; e la gloria di Cristo è servire fino ad annientare sé stesso, fino alla morte, morte di Croce”. Quando ognuno di noi si allontana dalla vocazione di servire si “allontana dall’amore di Dio. Ed edifica la sua vita su altri amori, tante volte idolatrici”. E allora il nostro atteggiamento deve essere quello di riconoscere che siamo peccatori perché ognuno di noi, tranne Gesù e la Madonna, “può cadere ed è caduto” ma quello che importa – ha detto papa Francesco – è “l’atteggiamento davanti al Dio che mi ha eletto, che mi ha unto come servo; è l’atteggiamento di un peccatore che è capace di chiedere perdono, come Pietro, che giura che ‘no, io mai ti rinnegherò, Signore, mai, mai, mai!’, poi, quando canta il gallo, piange. Si pente. Questa è la strada del servo: quando scivola, quando cade, chiedere perdono.

Invece, quando il servo non è capace di capire che è caduto – ha spiegato – , quando la passione lo prende in tal modo che lo porta all’idolatria, apre il cuore a satana, entra nella notte: è quello che è accaduto a Giuda”.

R.Iaria

 

Temi: