Mci Romania: anche nel tempo del coronavirus non si ferma la “missione”

31 Marzo 2020 – Bucarest – Purtroppo anche qui in Romania la situazione si sta aggravando. Mancano i presidi sanitari e i posti letto nelle varie terapie intensive sono nettamente insufficienti. Il governo, quasi settimanalmente, emana decreti che puntano alla limitazione della circolazione delle persone ricorrendo anche ad ammende davvero alte: il minimo supera già lo stipendio medio mensile. Sono stati coinvolti i militari, sia per limitare la circolazione, che per garantire l’adempimento delle misure prese e anche per montare in diverse città ospedali da campo. Il ritorno di migliaia di romeni dagli altri stati dell’Unione Europea ha complicato ulteriormente la situazione. Infatti vi sono già stati molti casi accertati dove il contagio del virus è stato causato proprio da alcune di queste persone.

Alcune compagnie aeree, grazie al lavoro fatto in collaborazione tra la Farnesina, i nostri diplomatici e le autorità locali, con dei voli speciali stanno riportando in Italia molti nostri connazionali che, per vari motivi, si trovavano e/o si trovano ad essere presenti in Romania. La stessa cosa accade per coloro che desiderano dall’Italia tornare in Romania per continuare a gestire le loro attività create sul territorio romeno o per ricongiungersi con i loro famigliari. Sono numerosi gli studenti italiani che frequentano le università romene: le stime parlano di circa 10.000 giovani e molti,  o non sono rientrati in Romania dopo la vacanza post sessione, oppure sono rientrati in Italia con i suddetti voli. Mi permetto di segnalare come un buon numero di essi, soprattutto studenti di medicina, sono voluti rimanere per dare una mano alla sanità rumena e a loro va tutto il nostro plauso. Il plauso va anche a tutti quegli italiani che, sia come ditta che come singole persone, volontariamente, si sono organizzati per venire incontro alle necessità di altri italiani o dei romeni stessi.

Per quanto riguarda le missioni cattoliche posso segnalare che, a breve, dovremmo riuscire nuovamente ad inviare tramite posta elettronica il nostro strumento di comunicazione storico Adeste e che comunque, con la dicitura “Adeste Comunità Italiana in Romania”, è diffuso tramite Facebook. Presso la missione cattolica di Iasi, sempre tramite Facebook, è stata creata una parrocchia virtuale chiamata “Parrocchia Cattolica Italiana Virtuale Iasi” che trasmette, tra l’altro, anche l’omelia domenicale scritta dal nostro missionario don Alessandro Lembo. Entrambe le iniziative sono curate, fin dall’inizio, da Pietro Marchettini che, in modo particolare in questo periodo, sta dedicando notevoli energie per curare appunto sia Adeste che la parrocchia Virtuale.

Accanto a questo abbiamo dato vita a dei gruppi Whatsapp per poter facilitare i contatti interpersonali e trasmettere, in modo più capillare e immediato, messaggi di natura pastorale e spirituale tra coloro che partecipavano normalmente alle iniziative pastorali nonché alla Santa Messa. Sono nati quindi i gruppi: Comunità Cattolica Alba Iulia; Comunità Cattolica Cluj; Comunità Cattolica Timisoara; Comunità Cattolica Bucarest. I partecipanti a tali gruppi stanno aumentando e raggiungono anche persone che, a causa della distanza oggettiva, non riuscivano a partecipare alle liturgie o alle iniziative organizzate dalle missioni.  A questo proposito, la missione di Iasi, usa come strumento, tramite Facebook, la Parrocchia Virtuale. Un’altra iniziativa è legata alla trasmissione della Messa domenicale delle 11:15 tramite youtube. La prima Messa  è stata celebrata e quindi trasmessa, dalla Cappella del Centro Don Orione di Voluntari, domenica 29 marzo  e si continuerà fino a che i nostri missionari potranno riprendere a celebrare la Messa nelle loro chiese. Si continua, sempre tramite gli strumenti offerti dalla rete, a preparare, bambini, ragazzi e adulti ai sacramenti dell’iniziazione cristiana e agli altri sacramenti.

Preghiera, Prudenza, Positività e “Ave Maria e avanti!”. (don Valeriano Giacomelli – Delegato Mci Romania)

 

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