Papa Francesco: la preghiera per coloro che piangono

29 Marzo 2020 – Città del Vaticano – La preghiera e il pensiero di Papa Francesco questa mattina è andato a coloro che in queste ore piangono. “Penso a tanta gente che piange: gente isolata, gente in quarantena, gli anziani soli, gente ricoverata e le persone in terapia, i genitori che vedono che, siccome non c’è lo stipendio, non ce la faranno a dare da mangiare ai figli. Tanta gente piange. Anche noi, dal nostro cuore, li accompagniamo. E non ci farà male piangere un po’ con il pianto del Signore per tutto il suo popolo”, ha detto introducendo la celebrazione eucaristica a Casa Santa Marta, nella V domenica di Quaresima.

Nel Vangelo di oggi si legge del pianto di Gesù dopo la morte di Lazzaro. “Gesù aveva degli amici. Amava tutti, ma aveva degli amici con i quali aveva un rapporto speciale, come si fa con gli amici, di più amore, di più confidenza … E tante, tante volte sostava a casa di questi fratelli: Lazzaro, Marta, Maria … E Gesù sentì dolore per la malattia e la morte del suo amico”, ha detto il papa: “Gesù, Dio, ma uomo, pianse”, dopo la morte dell’amico. Un’altra volta nel Vangelo si dice che Gesù ha pianto, ha ricordato papa Francesco: “quando pianse su Gerusalemme. E con quanta tenerezza piange Gesù! Piange dal cuore, piange con amore, piange con i suoi che piangono. Il pianto di Gesù. Forse, ha pianto altre volte nella vita – non sappiamo -; sicuramente nell’Orto degli Ulivi. Ma Gesù piange per amore, sempre”. Per il Papa “Gesù non può vedere la gente e non sentire compassione. I suoi occhi sono con il cuore; Gesù vede con gli occhi, ma vede con il cuore ed è capace di piangere”. E “oggi, davanti a un mondo che soffre tanto, a tanta gente che soffre le conseguenze di questa pandemia, io mi domando: sono capace di piangere, come sicuramente lo avrebbe fatto Gesù e lo fa adesso Gesù? Il mio cuore, assomiglia a quello di Gesù? E se è troppo duro, (anche se) sono capace di parlare, di fare del bene, di aiutare, ma il cuore non entra, non sono capace di piangere”. E allora chiediamo a Gesù questa grazia: “Signore, che io pianga con te, pianga con il tuo popolo che in questo momento soffre. Tanti piangono oggi. E noi, da questo altare, da questo sacrificio di Gesù, di Gesù che non si è vergognato di piangere, chiediamo la grazia di piangere. Che oggi sia per tutti noi come la domenica del pianto”. (R.Iaria)

 

Temi: