Papa Francesco: una messa mattutina offerta per i malati di coronavirus

9 Marzo 2020 – Città del Vaticano – “In questi giorni officio la messa per gli ammalati di questa epidemia, per i medici, per gli infermieri, per i volontari, che aiutano tanto, per i familiari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo, per i carcerati che sono rinchiusi”. Da oggi la celebrazione mattutina del Papa a Casa Santa Marta viene trasmessa in diretta video senza la partecipazione dei fedeli. E il Papa prega per coloro che sono stati colpiti dal coronavirus e per tutti coloro che si stanno prodigando per la loro salute. “Preghiamo insieme questa settimana, questa preghiera forte al Signore: ‘salvami o Signore e dammi misericordia’”, ha detto il pontefice che nell’omelia, commentando le letture del giorno, ha invitato a chiedere “la grazia della vergogna: vergognarci dei nostri peccati” e  che “il Signore, a tutti noi, ci conceda questa grazia”. Papa Francesco, riferendosi alla prima lettura sottolinea che “c’è una confessione dei peccati, un riconoscere che abbiamo peccato. E quando noi ci prepariamo a ricevere il sacramento della riconciliazione, dobbiamo fare quello che si chiama ‘esame di coscienza’ e vedere cosa ho fatto io davanti a Dio: ho peccato. Riconoscere il peccato. Ma questo riconoscere il peccato – ha aggiunto papa Francesco – non può essere soltanto fare un elenco dei peccati intellettuali, dire ‘ho peccato’, poi lo dico al padre e il padre mi perdona. Non è necessario, non è giusto fare questo. Questo sarebbe come fare un elenco delle cose che devo fare o che devo avere o che ho fatto male, ma rimane nella testa. Una vera confessione dei peccati deve rimanere nel cuore. Andare a confessarsi non è soltanto dire al sacerdote questo elenco, ‘ho fatto questo, questo, questo, questo …’, e poi me ne vado, sono perdonato. No, non è questo. Ci vuole un passo, un passo in più, che è la confessione delle nostre miserie, ma dal cuore; cioè, che quell’elenco che io ho fatto delle cose cattive, scenda al cuore. E così fa Daniele, il Profeta. ‘A te, Signore, conviene la giustizia; a noi, la vergogna”. Per il papa la vergogna per i nostri peccati è “una grazia, dobbiamo chiederla: ‘Signore, che io mi vergogni’”. Quando “noi abbiamo non solo il ricordo, la memoria dei peccati che abbiamo fatto, ma anche il sentimento della vergogna, questo tocca il cuore di Dio e risponde con misericordia. Il cammino per andare incontro alla misericordia di Dio, è vergognarsi delle cose brutte, delle cose cattive che abbiamo fatto. Così, quando io andrò a confessarmi dirò non solo l’elenco dei peccati, ma i sentimenti di confusione, di vergogna per avere fatto questo a un Dio tanto buono, tanto misericordioso, tanto giusto”.

Da oggi e nei prossimi giorni, come dicevamo, la Messa mattutina a casa Santa Marta sarà trasmessa in video come ha annunciato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni: “In relazione alla particolare situazione dovuta al rischio di diffusione del Covid-19 il Santo Padre ha disposto che le Messe da lui celebrate in forma privata a Santa Marta nei prossimi giorni siano trasmesse in diretta, anche tramite il player di Vatican News, e distribuite da Vatican Media ai media collegati e a quelli che ne facciano richiesta, per consentire a chi lo vorrà di seguire le celebrazioni in unione di preghiera al Vescovo di Roma”.

Finora la celebrazione non era mai stata trasmessa. Al termine l’omelia, fatta sempre a braccio, veniva diffusa dai media vaticani. (Raffaele Iaria)

 

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