5 Febbraio 2020 – Roma – Degli 1,4 milioni di rifugiati che si stima necessitino di essere reinsediati con urgenza a livello mondiale, solo 63.696 sono stati reinsediati l’anno scorso tramite l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Come fa sapere l’Alto commissariato in una nota, è stato così soddisfatto solo il 4,5 per cento delle esigenze di reinsediamento a livello mondiale nel 2019, per questi si fa appello ai governi affinchè mettano a disposizione ulteriori posti. Come si legge ancora nel comunicato, sebbene lo scorso anno il numero di rifugiati reinsediati sia cresciuto moderatamente del 14 per cento rispetto all’anno precedente – nel corso del quale le persone reinsediate erano state 55.680 – continua a esservi un divario enorme tra le esigenze di reinsediamento e i posti messi a disposizione dai governi in tutto il mondo. Il numero più elevato di partenze facilitate dall’Unhcr nell’ambito del programma di reinsediamento l’anno scorso ha avuto per destinazione gli Stati Uniti, seguiti da Canada, Regno Unito, Svezia e Germania. Dei più di 63mila rifugiati reinsediati l’anno scorso, la maggior parte era originaria di Siria, Repubblica Democratica del Congo, e Myanmar. Nonostante l’obiettivo di 60mila partenze verso 29 Stati differenti fissato dalla Strategia per il reinsediamento sia stato raggiunto, sulla base delle previsioni attuali l’Unhcr esprime preoccupazione in merito al fatto che, quest’anno, sarà reinsediato un numero inferiore di rifugiati.