Vescovi Usa contestano la restrizione di Trump per i visti agli immigrati: “danneggerà famiglie innocenti”

4 Febbraio 2020 –

Washington – Forte disaccordo con l’amministrazione Trump. I vescovi americani contestano l’ultima decisione del Presidente che venerdì scorso ha emesso un ordine esecutivo con cui limita il rilascio di visti per gli immigrati provenienti da Myanmar, Eritrea, Kirghizistan e Nigeria e anche chi arriva da Paesi disagiati come Sudan e Tanzania non potrà più beneficiare di visti speciali, la cosiddetta “Visa diversity”. I vescovi delegati dalla Conferenza Episcopale per occuparsi delle migrazioni a più livelli, dall’assistenza umanitaria alla libertà di religione, hanno emesso un comunicato congiunto con il presidente del Catholic Service Relief, la maggiore organizzazione caritativa per i migranti e la Caritas in cui denunciano apertamente il decreto che avrà un impatto anche sul ricongiungimento familiare e sugli aiuti ai migranti che sono stati forzati a rimanere nei Paesi messi al bando. L’arcivescovo José Gomez, Presidente della Conferenza Episcopale, continua a ribadire che l’accoglienza delle famiglie ha permesso “al nostro Paese di integrare le successive generazioni di immigrati nel tessuto della vita americana, consentendo loro di contribuire con la loro fede, i valori e i talenti a renderlo grande” ed esorta l’amministrazione a tornare sui suoi passi.

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