Carpi: Mons. Castellucci in visita al campo nomadi

23 Gennaio 2020 – Carpi –  “Una giornata particolare”. Questo il titolo di un libro che descrive la giornata vissuta con Paolo VI nel 1965 a Pomezia quando per la prima volta incontrò le comunità nomadi.

Ci sembra una frase adatta per descrivere quanto accaduto domenica scorsa, nella Diocesi di Carpi: la visita dell’Amministratore Apostolico, Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, al campo nomadi delle Piscine di Carpi. Un momento di preghiera, un invito a fondare la propria vita sulla roccia delle parole di Gesù, la benedizione alle persone, la distribuzione di una preghiera da recitare in famiglia e un piccolo momento conviviale. E’ stato un incontro fatto di sobrietà, semplicità, fraternità, calore umano, inserito nel percorso che da anni vede la Chiesa di Carpi impegnata in questo ambito pastorale.

Percorso che a sua volta è parte di un’attenzione pastorale che, non senza difficoltà, la Chiesa universale ha cercato di portare avanti con la sua presenza pastorale tra i rom, i sinti e le altre popolazioni nomadi.

Dall’ottobre 2011, la Migrantes Diocesana ha svolto attività catechistica presso le famiglie Sinti di Carpi. Nei primi due anni il catechismo si è svolto direttamente all’interno del campo e poi, dopo la suddivisione in due unità, sia presso le piscine di Carpi e sia presso la parrocchia di Cortile.

Dal 2014, l’attività catechistica per le famiglie di Carpi si svolge principalmente presso la parrocchia di San Nicolò e quella per le famiglie di Cortile si svolge nella parrocchia della frazione.

Abbiamo avuto in questi anni la gioia di veder conferito il Sacramento della Cresima a giovani che abbiamo accompagnato fin dall’inizio nell’iniziazione cristiana, insieme all’amministrazione del Sacramento del Battesimo ai bambini nati nei due campi. Inoltre, alcuni giovani volontari svolgono un servizio di doposcuola settimanale, grazie alla collaborazione anche con gli scout. Ed è molto bello vedere la partecipazione a questo cammino di nuovi volontari, i quali insieme alle persone che

da più tempo si dedicano a questo servizio pastorale e alle catechiste di San Nicolò che più da vicino hanno seguito questo percorso, si sono ritrovate la scorsa domenica al campo. E alla luce di un fragile sole pomeridiano, che tentava di attutire il freddo invernale, riuniti attorno a dei semplici

banchetti, come quelli usati per il doposcuola e il catechismo, nello spazio all’aperto, così come per tante volte si è svolto e si svolge questo servizio, nel cuore di diversi operatori pastorali sono risuonate le parole di San Paolo VI rivolte ai nomadi in quella giornata particolare richiamata all’inizio, un grande inno all’accoglienza: “Voi nella Chiesa non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro… Siete nel cuore della Chiesa, perché siete poveri e bisognosi di assistenza, di istruzione, di aiuto; la Chiesa ama i poveri, i sofferenti, i piccoli, i diseredati, gli abbandonati”.

E come ci ha detto una delle persone che fin dall’inizio ha svolto questo servizio pastorale: “I poveri sono davvero parte della Chiesa, la edificano, ne sono in un certo senso gli architetti, in quanto attraverso di loro il Signore ci smuove, ci chiama a prendere sempre più in mano la nostra vita e a seguirlo”. Domenica scorsa, Mons. Castellucci, con il gesto di visitare il campo, un gesto semplice e allo stesso tempo concreto e sentito, riteniamo abbia invitato tutti noi, Chiesa di Carpi, ad andare sempre di più in questa direzione. (Ufficio Migrantes Carpi)

 

 

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