Cristianesimo e Islam per una Città plurale: incontri a Messina

20 Gennaio 2020 – Messina – La Comunità Islamica di Messina e la diocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, rappresentata da Consulta delle Aggregazioni laicali, Caritas, Ufficio Migrantes e Ufficio per il

Dialogo interreligioso, ripropongono, dopo la “positiva” esperienza delle precedenti edizioni, nuovi incontri sul “Cristianesimo e Islam per una Città plurale” con lo scopo di continuare e “progredire nella conoscenza, nel riconoscimento reciproco e nella convivenza pacifica, consapevoli che la comprensione di affinità e differenze aiuti a stabilire un clima di maggiore dialogo e serenità per la realizzazione di una Città plurale”.

Il primo appuntamento è previsto per domani, martedì 21 gennaio, presso il “Salone delle

bandiere” di Palazzo Zanca. Il tema di questo primo incontro sarà: “La fraternità originaria dei popoli”. L’incontro propone di “riscoprire – si legge in una nota – insieme l’orizzonte della fraternità universale, in questo nostro tempo di disincanto e disinteresse, in cui anche il credente rischia di essere irrilevante. Per l’uomo che crede, smentire la fraternità tra i popoli equivale a smentire l’originario progetto del Creatore, del Dio dell’Alleanza, del Signore dei mondi. L’umanesimo fraterno e universale – prosegue la nota –  è un cantiere, un incessante ritorno alle relazioni umane, una carovana in pellegrinaggio per cui è vitale il riconoscimento e la custodia reciproca, insieme al servizio nei confronti dell’Altissimo”.

A relazionare saranno Joseph Levi, , Rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze e della

Toscana centro-orientale dal 1996 al 2017; Mons. Giuseppe Costa, professore ordinario di Sacra Scrittura presso l’Istituto Teologico “S. Tommaso” di Messina e Abdelhafid Keith, presidente della Comunità islamica siciliana e Imam della Moschea di Catania.

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