Migrantes: oggi a Torino la presentazione del Rapporto Asilo

16 Gennaio 2020 –

Torino – Oggi, giovedì 16 gennaio, si è tenuta a Torino, presso la sede dell’Ufficio Migrantes, la presentazione del Report 2019 «Il diritto d’asilo».

Per il terzo anno consecutivo la Fondazione Migrantes pubblica un lavoro specifico sui richiedenti asilo e rifugiati, facendosi guidare e interrogare dal Messaggio di Papa Francesco per la 105ma Giornata mondiale del Migrante e Rifugiato, che ha proposto già nel titolo un monito fondamentale «Non si tratta solo di migranti», ma di tutti noi e dell’idea dio società, umanità, comunità, città e Paese che abbiamo.

Il «Diritto d’asilo – Report 2019» prova a dare strumenti di riflessione e statistici che spaziano dalla dimensione europea a quella nazionale, estendendosi anche alle sponde a sud del Mediterraneo per analizzare da una parte le conseguenze delle politiche di esternalizzazione e dall’altra le conseguenze e gli effetti dei decreti sicurezza.

A moderare l’incontro di presentazione è stato Sergio Durando, direttore della Migrantes di Torino. “Mentre il numero di italiani all’estero cresce, il numero di immigrati residenti in Italia è stabile e il numero di coloro che riescono a raggiungere il nostro paese per fare richiesta di protezione internazionale è sensibilmente diminuito. Parlare di diritto d’asilo vuol dire incrociare la percezione degli italiani che è molto distante dalla realtà, con il dibattito politico e l’informazione che passa attraverso i mass media. Ecco perché per il terzo anno la Migrantes pubblica un rapporto che analizza le conseguenze delle politiche di esternalizzazione delle politiche migratorie dell’Ue e dei decreti sicurezza rispetto al diritto di asilo”.

Di fronte alla sala gremita, Cristina Molfetta, curatrice del Report, ha presentato in sintesi la situazione europea del diritto di asilo per poi passare la parola a tre degli autori dei capitoli che nel Report hanno approfondito il tema dell”esternalizzazione delle politiche migratorie dell’Unione Europea.

Ulrich Stege, avvocato e direttore del programma di Cliniche Legali dell’International University College di Torino, ha presentato un focus sul Maghreb a partire da Ceuta e Melilla, esempio di “frontiera delle frontiere” in Spagna e all’origine delle politiche di esternalizzazione europea.

Maurizio Veglio, avvocato ASGI, ha affrontato il caso della Libia, raccontando in sintesi il capitolo a sua firma “Amiche, nemiche, complici. L’Italia, la Libia e un secolo di caccia agli stranieri”. A partire dall’esperienza coloniale dell’Italia in Libia, Veglio ha ripercorso le varie fasi storiche che hanno portato agli accordi tra i due paesi per frenare la partenza di migranti verso le coste italiane. Emanuela Roman, ricercatrice presso Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione (Fieri) e autrice del capitolo: “Niger, Europa, Italia: un’oscura gestione dei fenomeni migratori”, ha presentato un focus sul Niger, zona storicamente di passaggio di merci e persone, che a partire dal 2015, con l’adozione dell’Agenda Europea sulle Migrazioni, diventa un paese prioritario nelle politiche migratorie esterne dell’UE e di vari stati membri, come l’Italia.

L’antropologo Francesco Remotti ha affrontato il tema dell’irrigidimento dell’opinione pubblica sul tema dell’identità che racchiude ed esclude dal riconoscimento della somiglianza e della diversità come via per favorire la convivenza.

Il Report 2019 ha ripreso il messaggio di Papa Francesco per la 105-ma giornata del migrante e rifugiato “Non si tratta solo di migranti”. Il sottotitolo è “L’Italia che resiste, l’Italia che accoglie. Invitati a dare la loro testimonianza alla presentazione a Torino sono stati alcuni testimoni dell’Italia che resiste: Federico che, con la moglie Alice, ha inaugurato da poco Casa Aylan – casa famiglia per minori stranieri non accompagnati in collaborazione con Cooperativa Terremondo, Ufficio Pastorale Migranti e Casa Affido; Simone e Carolina della Parrocchia Duomo di Chieri che ospita tre ex richiedenti asilo in un’accoglienza fortemente voluta dai giovani; Denis e Ibrahim del BricoCenter di Via Cigna a Torino che hanno testimoniato il successo dell’inserimento di giovani stranieri nel mondo del lavoro.

Il Vescovo di Asti Marco Prastaro, Incaricato regionale dei Vescovi del Piemonte e della Valle d’Aosta della Migrantes, ha chiuso l’incontro con una riflessione sul ruolo che oggi la Chiesa ha nel comprendere la rabbia sempre più diffusa tra i cittadini italiani. Il ruolo della politica sta venendo meno, perché incapace di dare ascolto e incanalare rabbia e frustrazione in programmi che diano risposte concrete. “Dovremmo favorire il passaggio dalla rabbia all’inquietudine”, ha concluso il Vescovo.