Migrantes Albenga: la scuola di italiano per stranieri in visita al Comune

12 Dicembre 2019 – Albenga – Gli studenti della scuola di italiano per stranieri promossa dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Albenga-Imperia hanno incontrato i  vertici istituzionali del comune di Albenga: il sindaco Riccardo Tomatis, l’Assessore alle politiche sociali Simona Vespo e il Presidente del Consiglio Comunale Diego Distilo. Obiettivo quello di conoscere, insieme ai loro insegnanti, l’ Amministrazione Comunale per dare il via a un percorso che, attraverso gli incontri, il confronto e la condivisione possa portare a risultati positivi per tutti. I giovani immigrati hanno raccontato la loro esperienza, il loro percorso, le loro aspettative: “Abbiamo tutti storie difficili. Io stesso ho perso molti amici per strada, ma non tornerei indietro. Oggi desidero solo studiare, integrarmi, poter avere un lavoro e magari una casa”, dice uno di loro: “Non sono disabile, sono forte, posso lavorare – spiega mostrando le sue braccia -. A volte siamo in difficoltà soprattutto perché non c’è fiducia ed allora se non hai un amico che possa garantire che sei una brava persona nessuno vuole offrirti un lavoro o darti un appartamento in affitto. Per questo chiediamo il Vostro sostegno”. “Non perdetevi nel cammino guardate avanti, la luce in fondo al tunnel c’è e dobbiamo seguirla tutti insieme”, ha detto loro il presidente del Consiglio Comunale: i suoi genitori sono di origine meridionale come meridionale è l’Assessore Vespo: “quello di oggi è stato solo il primo di una serie di incontri che vogliamo fare e durante i quali vogliamo stilare un programma di azioni concrete che possano aiutarvi nel percorso dell’integrazione”. ” Sono entrato in questa sala pensando di dirvi qualche parola, ma, appena ho varcato la soglia sono stato pervaso dal clima positivo che in poco tempo mi avete trasmesso”, ha detto loro il sindaco: “siete riusciti a darmi più voi in pochi istanti, con sguardi e parole di quanto potrò mai fare io con le mie parole che, però, dopo avervi ascoltati penso possano essere ancor più significative. Quello che voglio dirvi è che spero possiate fare il percorso giusto verso l’integrazione anche se oggi stiamo vivendo in un mondo dove si pensa più a costruire muri che ponti. I muri non fermano solo le persone, ma bloccano anche le idee e le culture”. L’incontro si è chiuso tra la musica con un impegno concreto: quello di rivedersi al più presto per capire come dare il via ad un progetto condiviso che possa aiutare concretamente nel percorso dell’integrazione.

 

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