Diritto Asilo: focus su alcuni Paesi del Maghreb

28 Novembre 2019 – Migrantes – L’altra faccia del processo di integrazione europea (che si è espresso in particolare nell’area “Schengen” di libera circolazione) è l’“esternalizzazione” delle politiche migratorie dell’Unione Europea, realizzata principalmente attraverso tre strumenti: 1) il rafforzamento e la “securizzazione” dei confini esterni dell’UE, 2) la creazione di un sistema di sorveglianza per controllare e reagire a potenziali movimenti migratori irregolari, e 3) il potenziamento della collaborazione con i Paesi terzi.

Le politiche europee di esternalizzazione hanno soprattutto l’obiettivo di tenere (o portare) migranti e rifugiati lontano dal territorio europeo. Sebbene siano ampiamente criticate nella stessa Europa, specialmente a causa della persistente serie di morti e dispersi fra i migranti in viaggio verso l’Europa, sono divenute un robusto “pilastro” dell’intera politica migratoria europea.

Essendo stata uno dei primi Paesi europei a ricevere migranti dall’Africa negli anni ‘90, la Spagna ha ricoperto un ruolo di primo piano nella creazione di strumenti per l’esternalizzazione delle politiche di gestione migratoria. Tali strumenti hanno fatto da modello per le politiche dell’UE. Ma in tutto questo hanno giocato un ruolo cruciale anche i Paesi terzi extra-europei, in particolare nel Nordafrica, come Marocco e Tunisia.

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