Vescovi Svizzera: “aiutare un bisognoso non è un reato!”

5 Novembre 2019 – Zurigo –  “Aiutare un bisognoso non è un reato!”, “fa parte dei compiti fondamentali delle Chiese”. Lo ribadisce in una nota la Conferenza episcopale elvetica, ripresa dal Sir, riferendosi al fatto che “ancora recentemente sono state punite persone che hanno fornito protezione e sostegno a persone in difficoltà senza tener conto del loro permesso legale di soggiorno”. Nella nota, la Conferenza dei vescovi svizzeri osserva “con inquietudine la crescente messa in atto di misure legali contro persone che ne aiutano altre nel bisogno”: di qui anche il sostegno all’iniziativa parlamentare “Basta con il reato di solidarietà”, che passerà tra breve all’esame delle Camere federali. Secondo i vescovi, “la prassi dell’asilo, inasprita negli ultimi anni, spinge un numero crescente di richiedenti asilo e rifugiati verso il soccorso d’urgenza”. In tale “stato d’emergenza”, le Chiese costituiscono “un appiglio importante, perché offrono alle persone nel bisogno una protezione conseguente, accompagnandole nel loro difficile percorso di vita. Anche le parrocchie e i singoli cercano di sostenere queste persone nel limite delle loro possibilità. In tale atteggiamento non contano le considerazioni sul permesso legale di soggiorno. L’agire della Chiesa – spiegano i vescovi – si posiziona sulla concreta situazione di bisogno, in cui versano queste persone, e non sul permesso legale di dimora”. Secondo l’articolo 116 della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrl), è punibile chiunque faciliti il soggiorno illegale di uno straniero o di una straniera. Proprio di recente si è visto che basta l’offerta di protezione o alloggio per incorrere nel reato. Nel comunicato, i vescovo spiegano che “tra il diritto e la legge, da una parte, e la giustizia, dall’altra, intercorre da sempre una tensione irrisolvibile” e in questo confine agisce da secoli la Chiesa. “Il suo compito, infatti, non si esaurisce nell’osservanza delle leggi. È suo compito anche affiancare i poveri, i fuggiaschi, gli emarginati, dare una casa ai senzatetto indipendentemente, ripetiamo, dal loro permesso legale di dimora”. Per questi motivi, la Conferenza dei vescovi svizzeri sostiene l’iniziativa parlamentare “Basta con il reato di solidarietà”, perché “chiunque presti aiuto per motivi degni di rispetto non sia passibile di reato. Dobbiamo tutelare e salvaguardare la solidarietà nei riguardi di coloro che sono nel bisogno”.

Temi: