Altro naufragio nell’Egeo: sette le vittime, annegano due donne e cinque bambini

28 Settembre 2019 – Roma – Almeno 7 persone, cinque bambini e due donne, hanno perso la vita nel naufragio nel mar Egeo di un barcone di migranti, partito dalle coste della Turchia e diretto in Grecia. Lo ha reso noto la guardia costiera di Atene, che ha recuperato i corpi delle vittime nei pressi dell’isolotto di Inousses, vicino a Chios. I soccorritori hanno tratto in salvo 4 bambini, 3 donne e 5 uomini. Continua così a mietere vittime la rotta tra le isole greche e la terraferma: appena una settimana fa s’era registrato un altro naufragio, con una tragedia in parte scampato grazie all’intervento della Guardia costiera della Turchia. Allora furono 14 le persone salvate vicino al distretto di Bodrum, nella provincia sudoccidentale di Mugla, ma un bimbo anche in quel caso risultò disperso. E sempre un bambino rifugiato di 5 anni è stato travolto e ucciso martedì scorso da un camion vicino al campo sovraffollato di migranti di Moria, sull’isola greca di Lesbo. Si nascondeva in una scatola, vicino alla strada, per gioco. Dal primo al 22 settembre, secondo l’Ong Aegean Boat Report, 3.472 rifugiati sono arrivati a Lesbo (un’isola a soli dieci chilometri dalla costa turca). Solo venerdì scorso, secondo la stessa Ong, 439 persone sono sbarcate, anche se il campo di Moria è già sovraffollato con circa 12.000 migranti, quattro volte la sua capacità valutata dall’Acnur. In tutto sono 31.200 i migranti che hanno raggiunto la Grecia (23.700 via mare) da inizio anno alla data del 30 agosto. Molti di più dei 18.700 arrivati in Spagna e degli appena 5.235 in Italia.

 

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