Sant’Egidio: il ricordo di Jerry Masslo a 30 anni dalla sua morte

21 Agosto 2019 – Roma – A 30 anni dalla sua morte, la Comunità di Sant’Egidio invita tutti a ricordare “degnamente” Jerry Essan Masslo, il profugo sudafricano che fu ucciso per rapina nella baracca dove viveva insieme ai suoi compagni per la raccolta dei pomodori. Il suo omicidio commosse l’Italia, provocò la prima grande manifestazione antirazzista dell’ottobre 1989 e spinse il governo di allora a emanare i primi provvedimenti per la regolarizzazione dei migranti con la legge Martelli.

“Da allora in poi – si legge in una nota – molte cose sono cambiate ma resta il gravissimo problema dei braccianti stranieri sfruttati nelle campagne per pochi soldi e costretti a vivere in alloggi più che precari. E restano soprattutto sentimenti di intolleranza e di xenofobia – cresciuti purtroppo negli ultimi tempi – che occorre condannare. L’Italia, se tiene al suo futuro, deve allontanare ogni radice di odio e di discriminazione e puntare su integrazione, diritti e un lavoro dignitoso per tutti”.

Alle 17 di sabato 24 agosto al cimitero di Villa Literno una delegazione di italiani e stranieri, provenienti da Roma, Napoli e altre città, darà luogo ad una marcia silenziosa alla fine della quale, la Comunità di Sant’Egidio, i sindacati, le associazioni e alcune autorità locali ricorderanno il sacrificio di Jerry Masslo. Alla fine verranno deposti fiori anche in omaggio ad alcune tombe senza nome di migranti – morti mentre si trovavano in quelle campagne per il lavoro dei campi – collocate significativamente accanto a quella di Masslo.

Temi: