Creato

18 Luglio 2019 – Roma – “Quando viene abbandonata la legge di Dio, la legge dell’amore, finisce per affermarsi la legge del più forte sul più debole. Il peccato che abita nel cuore dell’uomo – e si manifesta come avidità, brama per uno smodato benessere, disinteresse per il bene degli altri e spesso anche per il proprio – porta allo sfruttamento del creato, persone e ambiente, secondo quella cupidigia insaziabile che ritiene ogni desiderio un diritto”.

È l’amara constatazione di Papa Francesco che, nel Messaggio per la Quaresima 2019, invitava i cristiani ad una vera “conversione”, sottolineando lo stretto legame tra Casa comune, umanità e poveri. In questo numero della newsletter che ci accompagna nei mesi estivi e ci prepara alla Giornata nazionale per la custodia del Creato, in programma il primo settembre, abbiamo scelto di mettere al centro della riflessione l’ecologia, in quella prospettiva “integrale” indicata dal Papa. Facendo riferimento al dramma, spesso dimenticato, dei profughi ambientali e alle potenzialità della terra, elemento da cui trarre sostentamento e su cui far fiorire dignità, inclusione e pace. (don Leonardo Di Mauro, don Francesco Soddu, don Giuseppe Pizzoli, don Gianni De Robertis e don Bruno Bignami)

 

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