Fratel Biagio Conte in viaggio per l’Europa “per scuotere le dure coscienze e aprire i cuori”

10 Luglio 2019 – Palermo – “Profondamente umiliato e tristemente sofferente nel più intimo del mio cuore, mi preparo ad andare via dall’Italia come un esiliato ma come cittadino italiano anch’io mi faccio e mi rendo un’emigrante ma già lo sono come tantissimi emigranti umiliati nel passato e che fino ad oggi continuano ad andare via dall’Italia. Sento nel mio cuore questa voce: andare e portare nelle prove e nelle persecuzioni il prezioso messaggio di pace e di speranza affinché si possano scuotere le dure coscienze, aprire i cuori duri, le contorte menti di tanti uomini e donne che ancora oggi sono lontani dalla verità, dalla giustizia e dalla pace”. Fratel Biagio Conte, il missionario laico che nel 1993 ha fondato a Palermo la “Missione di speranza e carità”, per accogliere poveri, migranti e malati psichici, è tornato a mettersi in cammino, questa volta in Europa, “per scuotere le dure coscienze” su quella che ha chiamato più volte “la persecuzione in atto contro gli immigrati”. “Dove mi recherò – città, Paese e Nazione – sarò anch’io un immigrato, uno straniero in terra straniera così finalmente potrò condividere ed essere solidale con i tanti fratelli e sorelle emigranti e con i tantissimi fratelli e sorelle immigrati di tutto il mondo. Non accetto le ingiustizie e la divisione dei popoli, l’intolleranza e le discriminazioni. Ma spero in un mondo migliore affinché ognuno di noi possa contribuire ad essere costruttore di vera giustizia e di vera pace – ha scritto in un messaggio fratel Biagio, prima di partire la sera dell’8 luglio -. Prenderò anch’io la barca, il traghetto come gli emigranti del passato e gli immigrati di oggi, da Palermo fino a Genova e poi continuerò a piedi in preghiera e penitenza fino al confine con l’Europa portando nel cuore e per iscritto i veri diritti umani e il vero umanesimo. Attraverserò nuovamente la regione Liguria e la Lombardia passando dal Duomo di Milano dove dedicherò una preghiera per tutti i popoli, per l’uguaglianza, la pace, la speranza e per una vera fratellanza”.

Poi, prosegue Conte, “passerò recandomi al comune di Milano, alla regione, al governo per un saluto ricco di giustizia, di pace e di speranza affinché l’Italia ritorni ad aprirsi e ad essere nuovamente più solidale. Poi ai piedi entrerò in Europa e nei vari stati e nazioni, mi recherò al Parlamento europeo comunicando il prezioso dovere e impegno nel costruire la tanto attesa Unione europea e al più presto quella mondiale per costruire così tutti insieme un mondo migliore nel rispetto di tutti gli esseri umani, dell’ambiente e della natura”.

 

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