Scalabriniani: “la Libia non è un porto e un posto sicuro, per nessuno”

3 Luglio 2019 –
Roma – L’evento di questa notte a Tajoura, con la morte di 40 migranti “conferma che la Libia non è un porto e un posto sicuro, per nessuno”. Lo affermano oggi i missionari Scalabriniani, operanti in Europa ed Africa che ribadiscono che a fronte della situazione critica delle migliaia di migranti presenti nei centri detentivi in Libia servono urgenti corridoi umanitari”.

Secondo gli scalabriniani “la condanna del ministro degli esteri italiano Moavero, che ha affermato ‘bisogna garantire la sicurezza dei migranti’, arriva tardi e in tutti i sensi. Essa suona per lo meno incoerente dopo gli ultimi ed ennesimi avvenimenti occorsi attorno alle coste di Lampedusa che hanno mostrato un’azione miope e in violazione del diritto internazionale da parte del governo italiano”.

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