Papa Francesco: “non escludere nessuno”

3 Luglio 2019 – Città del Vaticano – “Si tratta di non escludere nessuno”: è il sotto tema scelto per il mese di luglio dalla sezione Migranti e rifugiati del dicastero per lo Sviluppo umano integrale, in preparazione alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato in programma il 29 settembre, sul tema “Non si tratta solo di migranti”.
Ogni mese la campagna comunicativa della Sezione migranti e rifugiati offre riflessioni, approfondimenti e risorse per la promozione delle attività pastorali sui temi della Giornata, affrontando vari sotto temi con testi e immagini differenti. I primi tre sono stati: “Si tratta anche delle nostre paure”; “Si tratta della carità” e “Si tratta della nostra umanità”.

Affidata a un videomessaggio la riflessione di Papa Francesco in preparazione all’appuntamento di settembre. “Il vero sviluppo – riflette il pontefice – è inclusivo e fecondo, proiettato verso il futuro» mentre oggi il mondo «è ogni giorno più elitista e ogni giorno è più crudele con gli esclusi». Purtroppo, sottolinea Francesco, «i Paesi in via di sviluppo continuano ad esaurire le loro migliori risorse naturali e umane a vantaggio di alcuni pochi mercati privilegiati”.

Inoltre, mentre “le guerre colpiscono solo alcune regioni del mondo, la costruzione e la vendita delle armi avviene in altre regioni, che poi non vogliono prendersi cura dei rifugiati, non vogliono, non accettano questi rifugiati che tali conflitti generano”.

Insomma, «molte volte si parla di pace, però si vendono armi», è il monito di Bergoglio. “Possiamo parlare di ipocrisia in questa lingua? Coloro che soffrono le conseguenze sono sempre i piccoli, i poveri, i più vulnerabili, ai quali si impedisce di sedersi a tavola e ai quali si lasciano solo le briciole del banchetto”. Ma «lo sviluppo esclusivista – è la tesi del Papa – rende i ricchi più ricchi e i poveri più poveri»; quello autentico, al contrario, ha lo scopo di promuovere la “crescita integrale» degli uomini e delle donne del mondo, «preoccupandosi delle generazioni future”.

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