Acli: salvare vite umane non può essere considerato reato

1 Luglio 2019 – Roma – Le Acli invitano il Governo italiano e i governi europei ad “aprire corridoi umanitari e passaggi sicuri affinché, per salvare vite umane, non si debba infrangere la legge”. Il nostro Paese, che è “la porta d’Europa, non può far finta di non vedere ciò che succede oltre i propri confini. La Libia non è un porto sicuro e per questo motivo è giustificato il gesto della Capitana della Sea Weatch che ha deciso di rivolgersi all’Italia piuttosto che portare i naufraghi nei lager libici”.
Le Acli esprimono, quindi, il “loro sostegno e la loro solidarietà alla Capitana Carola lasciata sola di fronte al proprio senso di responsabilità nel prendere una decisione che riguardava vite umane. Il valore della sua disobbedienza civile ci ricorda che le leggi non devono mai scavalcare l’umanità”.

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