Barcellona: l’esperienza “Caminem-junts-en-la-diversitat

24 Giugno 2019 – Barcellona- Domenica scorsa 16 giugno la città di Tarragona (Catalogna) ha ricevuto la visita di un gruppo di turisti davvero speciali: le tantissime persone che hanno partecipato alla Giornata di Convivenza “Caminem-junts-en-la-diversitat” organizzato dalla delegazione diocesana di Pastorale Sociale dell’arcidiocesi di Barcellona.

La capitale catalana accoglie comunità cristiane provenienti da ogni angolo del pianeta. Dal 2014 è presente sul territorio anche la Comunità Cristiana Italiana, che ha valuto partecipare a questa gita internazionale insieme alle comunità portoghese, brasiliana, filippina, cinese, ed altre ancora: in totale più di 550 persone! Un giro del mondo in 10 autobus che hanno accompagnato la comitiva fino alla città catalana – i cui resti archeologici sono iscritti trai Patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO.

Oltre alla visita culturale ed alla condivisione di un lauto picnic in vari parchi e spazi verdi della città, il momento forte della giornata è stata la celebrazione della Santa Messa nella bella cattedrale gotico-romanica dedicata a santa Tecla.

Era il giorno in cui si festeggiava la solennità della Santissima Trinità. Durante l’omelia le parole di Mn. Joan Costa Bou ci hanno fatto riflettere sulla grande allegria che la saggezza regalava a Dio, giocando alla Sua presenza mentre costruiva la sua opera; sul mistero della Trinità e sul suo significato di legame d’amore tra Padre e il Figlio, che attraverso lo Spirito abbraccia tutta l’umanità.

Trinità come espressione di unione e comunità. E la celebrazione a cui stavamo partecipando era la maniera migliore di celebrarne la festa: perché eravamo in tanti, di lingua e culture diverse, ma uniti dallo stesso desiderio di condividere un cammino sentendoci tutti parte della chiesa come della stessa famiglia. Non ci sono migranti o forestieri nella chiesa, ha ricordato Mn. Joan, ma solo persone, fratelli che la arricchiscono con la loro diversità. Ed è questa ricchezza che rende viva la diocesi di Barcellona.

Non solo le parole di Mn. Joan hanno reso speciale questa celebrazione, ma anche il meraviglioso canto delle ragazze filippine ed il momento della preghiera dei fedeli, quando ci si è rivolti al Signore perché ogni essere umano abbia la possibilità di raggiungere il luogo dove desidera vivere. E il momento del Padre Nostro, la preghiera che Gesù ci ha insegnato, che è stato cantato dalla comunità cinese nella loro lingua.

In definitiva un’occasione arricchente dal punto di vista umano, intellettuale ma anche e soprattutto spirituale; per abbattere i pregiudizi e fabbricare passaggi, fomentare il dialogo e  sentirsi davvero tutti fratelli nell’abbraccio della grande madre Chiesa. (Teresa Zacchia)

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