Ancora partenze: 61 persone riportate in Libia

12 Giugno 2019 – Roma – Una sessantina di migranti, quasi tutti provenienti dal Sudan, sono stati recuperati ieri dalla Guardia costiera libica su un gommone alla deriva che si trovava a “92 miglia a nord-ovest di Khoms”, quindi a est di Tripoli. Lo riferisce un post pubblicato nel pomeriggio dalla pagina Facebook della Marina libica. I 61 migranti erano tutti uomini (49 i sudanesi) tranne una donna del Togo. In cinque hanno dichiarato di provenire dal Bangladesh e gli altri dal Benin (4), Ciad e Mali. L’intervento, innescato da “una richiesta di soccorso” lanciata dallo stesso gommone, è stato compiuto dalla motovedetta “Obari”. Dopo aver ricevuto “le necessarie cure umanitarie e mediche”, i migranti sono stati affidati al “centro di accoglienza” dell’Autorità per la lotta all’immigrazione illegale di “Souk al Khoms”, riferisce nella nota la Marina libica riferendosi implicitamente a una località situata un centinaio di chilometri in linea d’aria a est di Tripoli. Nonostante, infatti, il calo degli arrivi in Italia, e la riduzione drastica di navi civili di salvataggio, le partenze dalla Libia non si sono azzerate. Da inizio anno, infatti, a fronte di 2.144 arrivi sulle coste italiane via mare, altre 2.747 persone sono state intercettate e riportate in Libia dalla cosiddetta guardia costiera di Tripoli. Tra loro anche circa 270 bambini (dati ACNUR aggiornati al 10 giugno). Nei fatti, sono ad oggi di più le persone costrette a tornare nel Paese da cui cercano di fuggire, e dove sono in corso violenti scontri, nonostante tutte le organizzazioni internazionali abbiamo ormai formalmente dichiarato che la Libia non può essere considerato un porto sicuro.

 

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