Consiglio d’Europa: migranti e minoranze sono usati come “capri espiatori”

11 Giugno 2019 – Strasburgo – “Il populismo xenofobo continua a segnare l’attuale clima politico in Europa. Alimenta una retorica ostile ai migranti, che spesso nutre discorsi di odio razzista, spezza tabù e provoca altre espressioni di odio. Questa banalizzazione contrasta nettamente con le norme che erano state finora rigorose nel discorso pubblico ed è un fenomeno molto inquietante”. È il rapporto annuale della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri – organismo del Consiglio d’Europa) pubblicato, riferisce il Sir, oggi che fotografa questa situazione. Motivo di particolare preoccupazione sono “le intenzioni di figure politiche populiste, che cercano di dividere le società in base a criteri nazionali, etnici o religiosi”. “L’ideologia loro/noi”, si legge ancora nel rapporto, “mette in pericolo le società inclusive e rischia di compromettere i principi basati sulla tolleranza, fondamento delle società democratiche europee”. Questo pensiero oggi si respira anche “nei partiti politici tradizionali e nei governi nazionali”, non più solo in quelli estremisti. L’Europa, segnala ancora il rapporto, “incontra una crescente opposizione all’idea un tempo data per acquisita, per cui il multiculturalismo è un elemento positivo e desiderabile per le nostre società”. Migranti e minoranze sono usati come “capri espiatori” per rispondere alle “crescenti preoccupazioni dell’opinione pubblica per il cambiamento economico, geopolitico e tecnologico”. A mancare secondo l’Ecri è una “reazione rapida con un chiaro messaggio di segno contrario”.

 

Temi: