Morti in mare: l’Ue finisce davanti all’Aja

4 Giugno 2019 – Roma – Migliaia di migranti annegati nel Mediterraneo per una politica europea che nel migliore dei casi è stata superficiale e nel peggiore dolosa: l’Ue finisce sul banco degli accusati per “crimini contro l’umanità” con la denuncia di un gruppo di avvocati presentata al tribunale penale internazionale de L’Aja che ipotizza la creazione consapevole della “rotta migratoria più mortale del mondo”. E chiama in causa l’intera Unione e in particolare i Paesi che hanno svolto un ruolo di primo piano nella gestione della crisi di profughi e richiedenti asilo: Italia, Germania e Francia. Un documento di 242 pagine che passa al setaccio scelte, decisioni, dichiarazioni pubbliche di funzionari e politici ma anche documenti interni delle istituzioni comunitarie che – secondo i legali – dimostrano la responsabilità criminale europea. (Avvenire)

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