Papa Francesco in Romania: la comunità italiana

29 Maggio 2019 – Bucarest – Papa Francesco, a 20 anni esatti dalla visita storica di Papa Giovanni Paolo II, verrà in Romania per incontrare la popolazione romena in tutte le sue componenti religiose ed etniche. Il motto della visita “să mergem împreună” (camminiamo insieme) esprime bene l’intento del pastore che desidera camminare con il gregge e aiutare in questo modo i cristiani di Romania a fare un pezzo di strada insieme toccando diverse città e contesti religiosi: i romano-cattolici, che sono soprattutto di lingua romena e ungherese; i greco-cattolici, per lo più di lingua romena; i fedeli ortodossi, anch’essi soprattutto di lingua romena. Il papa arriverà a Bucarest il 31 maggio per poi recarsi, il giorno seguente a Șumuleu Ciuc e a Iași e concludere la sua visita a Blaj il 2 giugno. Molti già dicono che è per il nostro Papa l’occasione di completare la visita di Giovanni Paolo II che incontrò i fedeli solo a Bucarest.
Questo “camminare insieme” è posto sotto il manto di Maria che fa da sfondo al logo scelto per la visita e che richiama un appellativo caro alla nazione romena che è appunto chiamata “il giardino della Madre di Dio”.
Anche la comunità italiana di Romania, con le sue circa 15.000 presenze sparse su tutto il territorio romeno, si prepara ad accogliere il Vescovo di Roma e, ne sono certo, si sentirà echeggiare nelle varie città un insieme di voci che, in coro, grideranno l’italianissimo motto “Viva Il Papa!”. Questo sarà possibile anche perché, per una partecipazione organizzata, è stato proposto ai fedeli di iscriversi e questo ha dato la possibilità a noi Italiani di iscriverci usando un’unica sigla che ci permetterà appunto di stare insieme. La visita di Papa Francesco ha una connotazione soprattutto pastorale, ma anche ecumenica. Ciò è molto significativo per molti nostri connazionali. Infatti molti degli italiani cattolici presenti in Romania hanno contratto matrimonio, o si sono uniti, con un cittadino romeno per lo più appartenente al rito orientale ortodosso e questa visita va a nutrire in molti la speranza di un maggior avvicinamento, sintonia tra le due chiese. Tutti noi preghiamo affinché si ripeta l’accorata richiesta di tutti i presenti in piazza Izvor e in piazza Unirii a Bucarest, quando Giovanni Paolo II e il patriarca Teoctist si incontrarono e cioè: “Unitate, unitate!”. Un dato significativo è che molti italiani hanno iscritto anche parenti che, per l’occasione, verranno dall’Italia per incontrare il Papa. Molti nostri connazionali si sono offerti per aiutare come volontari e, tra questi, ci sono anche alcuni alpini appartenenti alla sezione Danubiana dell’ANA, che comprende appunto la Romania. Un po’ tutti stiamo pregando affinché la visita di papa Francesco dia un energico impulso al cammino ecumenico, ma soprattutto dia un forte impulso affinché aumenti la fede in Cristo in tutta la popolazione presente in Romania. (Don Valeriano Giacomelli – Coordinatore Missioni cattoliche italiane in Romania)

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