Salute e solidarietà senza confini: i 25 anni di Camminare insieme

13 Maggio 2019 – Torino – Nei giorni scorsi nella Sala Colonne del Palazzo Civico del Comune di Torino è stato presentato alla stampa il ricco programma di iniziative per festeggiare il 25esimo anno di vita dell’Ambulatorio dell’Associazione Camminare Insieme, con l’obiettivo di fare conoscere le sue attività e di sensibilizzare l’opinione pubblica su problemi sempre più urgenti di disagio che colpisce un numero crescente di persone. L’Associazione promuove, coordina, indirizza e svolge iniziative finalizzate all’assistenza sanitaria e sociale delle persone più indigenti, cittadini italiani e stranieri.

“In quest’ultimo anno sono state 14973 le prestazioni gratuite offerte per un valore di oltre un miliardo di euro. 150 le nazionalità delle pazienti, 5000 ogni anno. Le prestazioni più richieste riguardano la medicina di base e la ginecologia”, ha raccontato Sergio Durando, presidente neo eletto dell’Associazione. Oltre all’ambulatorio è attivo il centro Salute mamma-bambino che si occupa di educazione e di cura dei piccoli e accompagna le mamme dal momento del parto fino ai primi mesi del bimbo. Un aiuto fondamentale soprattutto per le donne straniere che affrontano l’esperienza della maternità, da sole, in un Paese straniero. L’Associazione nacque a Torino nell’aprile del 1993 con l’intento, condiviso da un gruppo di persone provenienti sia dalla realtà delle comunità parrocchiali torinesi sia da ambienti laici, di fornire assistenza medica qualificata e gratuita a tutti coloro che non possono usufruire del Servizio Sanitario Nazionale, manifestando in tal modo la propria solidarietà verso i più poveri ed emarginati. Fin dall’inizio, poté contare sull’aiuto concreto di molti volontari e simpatizzanti e dell’Opera Pia Barolo, che mise a disposizione i locali dell’Ospedaletto di Santa Filomena (fatto erigere nel 1834 dalla marchesa Giulia di Barolo per la cura dei più poveri), e dove ancora oggi l’Associazione ha sede. Il presidente dell’Opera Barolo, l’arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia, ha ribadito nel suo intervento l’importanza dell’opera della Camminare insieme: “Sono lieto di questa ricorrenza e che si celebri l’evento in Comune, quale segno dell’importanza anche civile che ha la realtà di ‘Camminare insieme’ nella nostra città. Nel mondo della salute e della sanità, l’associazione tiene un suo specifico posto, di grande importanza non solo per quanto fa a favore di tante persone italiane e non, ma per i valori stessi che esprime in sé e testimonia nella nostra Torino”. A ribadire le parole dell’arcivescovo, l’assessora alle politiche sociali del Comune di Torino, Sonia Schellino, che ha ricordato come la Città sia parte di progetti quali l’odontoiatria sociale e la psichiatria sociale, che rispondono a esigenze forti e concrete di una parte della popolazione cittadina che rischia di non accedere alle dovute cure mediche. Così come il direttore dell’Asl di Torino, Valerio Alberti, che ha ribadito nel suo intervento l’impegno del servizio pubblico a sviluppare maggiori connessioni con il privato sociale, rafforzando le reti e attuando all’interno un processo di ottimizzazione del sistema di offerta delle prestazioni mediche. Marzia Sica, responsabile dell’Area sociale della Compagnia di San Paolo, ha espresso la sua gratitudine per il lavoro svolto in questi 25 anni dall’Associazione, sostenuta dalla Fondazione sin dal lontano 1998 in un’ottica di promozione e sviluppo del cosiddetto “secondo welfare”.

Nei suoi 25 anni di attività volontaristica l’Associazione ha potuto crescere e sperimentare un diverso approccio al paziente, aspetto sottolineato dall’Arcivescovo Mons. Nosiglia: “Quello che conta molto non sono solo le cure e le medicine, ma che ogni persona debba sentirsi accolta, valorizzata, promossa nelle proprie potenzialità e non solo nell’essere ‘oggetto di cura’… C’è infatti differenza tra il curare e il prendersi cura dell’altro”.

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