Don De Robertis: i migranti “non sono dei numeri”

13 Maggio 2019 – Roma – “È una tragedia, un dramma che continua tutti i giorni. Il Papa in Bulgaria ha invitato a non voltare lo sguardo da un’altra parte, a non chiudere gli occhi, il cuore e la mano. E purtroppo, voltare semplicemente lo sguardo da un’altra parte non significa interrompere questo dramma: tanta gente costretta a scappare in condizioni veramente indegne per degli esseri umani, cioè subendo torture, violenze, e tanto spesso la morte”. A parlare è il Direttore generale della Fondazione Migrantes, don Giovanni De Robertis in una intervista a Vatican News dopo la morte in mare di almeno 7° migranti a 40 miglia dalla città di Sfax, in Tunisia. Don de Robertis evidenza che “noi abbiamo bisogno di un Paese che sia coeso, che affronti unito le difficoltà, che sia in grado di valorizzare le capacità e le risorse di tutti”. Occorre – ha quindi aggiunto – che la comunità internazionale e l’Unione Europea “non chiudano gli occhi, trovino le forme per migrazioni legali, sicure. Questo era il tema del Global Compact di Marrakech dello scorso dicembre, che è stato però solo il primo atto, e al quale purtroppo l’Italia ha scelto di non essere presente. Dobbiamo renderci conto che veramente sono uomini, donne, persone che hanno una storia, un volto come noi. Non sono dei numeri queste persone. Solo se abbiamo questa consapevolezza forse ci decideremo a mettere mano, ad affrontare questo dramma”

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